Quanto zucchero vuoi?
Quante volte ci siamo sentiti rivolgere questa domanda al momento di consumare il caffè?
Dalla risposta abbiamo scoperto che il mondo si divide in due categorie: quelli che lo prendono amaro perché “così è molto più buono” e quelli che senza lo zucchero non riuscirebbero a bere quella “bevanda amara”.
L’Università Austriaca di Innsbruck nel 2015 ha analizzato questi fattori e ne ha pubblicato una ricerca, evidenziando che ogni differenza rappresenta un tratto distintivo del carattere che distingue ogni individuo.
Questa ricerca è stata effettuata su un campione di oltre mille persone adulte, a cui sono state poste domande sulle loro preferenze di sapore e successivamente dei test di personalità. La ricerca tuttavia non si è basata solamente sulla preferenza nell’assunzione del caffè, ma più in generale sull’assunzione di cibi amari. Si è riscontrato che chi apprezza questa tipologia di alimenti prova “godimento” nell’infliggere moderati livelli di dolore agli altri, che non si è invece riscontrata in personalità che apprezzano sapori più dolci e che quindi abbinano volentieri al caffè anche il latte: questi individui solitamente sono più gentili e inclini verso la simpatia e la cooperazione.
A parte la ricerca scientifica, ognuno ha i suoi gusti e sceglie se zuccherare o meno il suo espresso.
Se sei indeciso o vuoi provare a mettere in dubbio le tue certezze granitiche sulla dolcezza del caffè, ecco alcuni spunti di riflessione:
Le calorie: Una tazzina di caffè amaro ha solo 3 calorie, una bustina di zucchero ne contiene circa 30. Se assumi tanti caffè al giorno, le calorie dello zucchero aggiunto si faranno sentire sul peso della bilancia.
Il caffè bruciagrassi: secondo alcuni studi scientifici si, brucia i grassi in eccesso, però principalmente bevendo il caffè amaro.
Mal di testa e digestione: un caffè amaro grazie alla sua proprietà vasocostrittrice aiuta a combattere l’emicrania.
Gusto: Ovviamente senza l’aggiunta di zucchero si percepisce il gusto autentico del caffè ed è più semplice riconoscere, all’interno della bevanda, le caratteristiche peculiari della monorigine o della miscela che si stanno bevendo.
Quello che è certo è che ci sono buoni motivi per provare ad assaggiare almeno una volta il tuo espresso amaro.
L’importante è scegliere dei buoni caffè, magari torrefatti a legna come il nostro Rhodigium Caffè (Leggi articolo https://bit.ly/3r7p62F).
Non dimenticare però che il caffè deve essere sempre un momento di piacere, quindi goditelo, con o senza zucchero!